mercoledì 22 maggio 2013

Lo spread è stabile, ma le vendite si accaniscono su Mps


Monte dei Paschi di Siena su Milano Finanza:

Prosegue in calo la seduta di Piazza Affari con l'indice Ftse Mib in flessione dello 0,40%. Sul mercato dei titoli di Stato il Btp a 10 anni è scambiato a un rendimento del 3,92% con lo spread stabile a quota 254 punti base, ma le banche perdono terreno, soprattutto Mps (-1,10 % a 0,2346 euro) all'indomani della notizia che le indagini relative alla cosiddetta "banda del 5%" si sono concentrate su una cospicua somma di denaro che, tramite operazioni strutturate, sarebbe circolata da San Marino fino all'arcipelago della Repubblica di Vanuatu, paradiso fiscale da cui i soldi sarebbero rientrati in Italia con lo scudo fiscale.
Secondo fonti investigative, il quadro dell'inchiesta sulla "banda del 5%" sembrerebbe sempre più chiaro, specie dopo la quindicina di perquisizioni condotte lo scorso 16 maggio dagli uomini del Nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza in varie città d'Italia e in Svizzera. Per quanto riguarda invece il filone d'inchiesta sui derivati sottoscritti da Mps con Nomura e Deutsche Bank sembra essere slittata ulteriormente la decisione del riesame sulla mancata convalida da parte del gip Ugo Bellini del 
provvedimento di sequestro da 1,8 miliardi di euro a Nomura. La decisione era attesa in un primo momento per la fine di maggio. Mentre le indagini proseguono, le due principali sfide del management di Mps restano il riequilibrio del funding, attualmente sovraesposto alla raccolta via Ltro (oltre il 20% del totale delle fonti di funding) e la qualità del credito, vista l'accelerazione nel primo trimestre di quest'anno della generazione di crediti problematici a 4,2% dal 3,8% del quarto trimestre 2012. In base alle stime di Equita, uno scenario base case è rappresentato da un target di Core Tier 1 ratio 2015 del 10,5%, da 480 milioni di euro derivanti dalla cessione dell'IT e da un miliardo di euro di aumento di capitale nel 2014. Mps dovrebbe convertire circa un miliardo di euro di Monti bond e il tangible equity scenderebbe a 0,35 euro per azione con il titolo che tratterebbe a un rapporto prezzo/tangible equity di 0,66 volte e a un rapporto prezzo/utile rettificato di 13,4 volte. Il downside è rappresentato dalla scarsa visibilità sul miglioramento del Core Tier 1 ratio via cessioni e dal deterioramento dell'asset quality. Lo scenario rialzista della sim è legato all'opzionalità sull'aumento dei tassi a breve (+30% di utile in caso di 25bps di aumento dell'Euribor), sull'ulteriore riduzione dello spread e su eventuali incassi dalle cause con le banche d'affari internazionali. Dopo aver alzato la stima dell'utile 2015 da 187 a 278 milioni, il target price di Equita su Mps passa da 0,15 a 0,19 euro, ma il rating resta hold proprio per le criticità sopra evidenziate.

Nessun commento:

Posta un commento