giovedì 24 ottobre 2013

Visco, il nuovo Tier 1 non penalizza le banche italiane


Milano Finanza tranqulizza la nazione: le banche italiane non saranno penalizzate dalle indicazioni della Bce.

Le banche italiane non saranno penalizzate dalle indicazioni della Bce per valutare gli asset degli istituti di credito. Lo ha assicuirato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, affermando che le sofferenze delle banche italiane saranno valutate come già viene fatto normalmente. "E a fronte delle sofferenze, ci sono riserve e ci sono soprattutto azioni da prendere da parte delle banche per rendere il sistema più equilibrato e in grado di rispondere", ha spiegato Visco.

Per il governatore di Bankitalia, il nuovo Tier 1 all'8% fissato stamane dalla Bce è un livello giusto che permette di avere un capitale sufficiente per affrontare le difficoltà inattese. "La cosa piú importante", ha aggiunto, "è che sia un esercizio rigoroso e serio che dura il tempo che deve durare, che sia basato su regole uniformi e condotto in modo omogeneo da tutte le banche interessate".

In generale Visco ritiene che il programma della Bce in tema di asset quality review (un gruppo di test per le maggiori banche della zona euro per puntellare la propria credibilità su un controllo che ha l'obiettivo di aumentare la fiducia nel settore bancario) sia un esrcizio serio che permette di controllare tutte le banche della zone euro con criteri omogenei.

"È un esercizio serio", ha concluso il governatore, "che dura un anno. Bisogna affrontarlo con calma, attenzione e rigore. Occorrerà andare in tutte le banche in Europa per esaminarle con gli stessi criteri. E questo è quello che sarà fatto". Intanto le indicazioni dell'Eurotower sulla revisione della qualità degli attivi, che riguarda l'85% del sistema bancario della zona euro, ha scatenato le vendite sul comparto in tutta Europa.
 

Il tema della revisione della Bce rimane comunque centrale nella giornata odierna ma secondo Ken Wattret di Bnp Paribas rimangono ancora alcuni temi da chiarire. Francoforte si è dilungata su obiettivi generici e linee guida, ma ha detto poco su temi specifici. Ad esempio resta da verificare quanto stringenti saranno gli stress test e come verranno armonizzati i criteri di valutazione dei prestiti in sofferenza da parte delle banche.

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